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Ingresso Castello Aragonese di Baia nel film Operazione San Gennaro

Il Castello Aragonese di Baia è stato scelto dal regista Dino Risi per alcune scene del film "Operazione San Gennaro" del 1966. In particolare il Castello di Baia era stato trasformato nel carcere in cui era detenuto Don Vincenzo 'o Fenomeno, il malavitoso interpretato da Totò in una delle sue ultime apparizioni cinematografiche. La carrozza che accompagna gli americani Harry Guardino e Senta Berger sale il viale che porta all'ingresso del castello. Dal paesaggio che si staglia alle spalle si vede il mare di Bacoli, l'area del "Canneto" con il pontile della Pozzolana Flegrea e il promontorio di Miseno in lontananza.

Il Castello Aragonese di Baia protagonista nel famoso film di Dino Risi "Operazione San Gennaro" del 1966 in cui fa una delle sue ultime apparizioni cinematografiche il grande Totò che recita il ruolo di Vincenzo 'o Fenomeno, uomo storico della malavita organizzata. La fortezza aragonese viene trasformata da Risi nel carcere di Poggioreale in cui è rinchiuso proprio il personaggio interpretato dal Principe Antonio De Curtis. Oltre alla scena della chiacchierata con Armandino Girasole, detto Dudù, rappresentato da Nino Manfredi, girata sul terrazzo del Castello, ce n'è un'altra in cui si nota anche Bacoli e il promontorio di Miseno. La scena vede una carrozza percorrere il viale d'accesso del castello con a bordo i due americani Jack e Maggie, interpretati dagli attori Harry Guardino e Senta Berger, giunti per incontrare il "malavitoso" Totò e chiedergli di partecipare al furto del tesoro di San Gennaro. Dalle inquadrature, oltre alla montagna di Miseno, si nota il mare che bagna Bacoli, in particolare l'area detta del "Canneto" (o "Cannito" in dialetto bacolese) con il pontile attraverso cui veniva trasportata la pozzolana, il materiale tufaceo estratto dalla cava presente di fronte al castello.

Operazione San Gennaro (Dino Risi, 1966).

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